Eckhart
La ricerca di Dio

Con semplicità di cuore cercatelo (Dio). Si noti in questa espressione che come l’uno e l’ente si convertono, così anche la semplicità e l’intellettualità. Infatti la radice prima e la natura della intellettualità è la semplicità. Lo si dimostra: 1) perché solo ciò che è semplice ritorna con se stesso su se stesso con ritorno completo, per questo nel libro Sulle cause si dice che Dio conosce se stesso e tutte le cose per mezzo della sua essenza; 2) perché il simile si conosce per mezzo del simile (per esempio la terra per mezzo della terra), mentre ciò che è dissimile non conduce ma allontana dalla cognizione, per es. la specie del colore non conduce alla cognizione del sapore, e la specie di Martino non conduce alla cognizione di Pietro, altrimenti si scambierebbe una cosa con un’altra, e oggetto dell’intelletto non sarebbe il vero… Questo è quello che si dice: con semplicità di cuore cercatelo.
Significa anche questo: non mirare ad altro, non cercare altro, nessuna altra cosa te muova tranne Dio. Perché se nessun’altra cosa ti muoverà, il suo peso sarà leggero, poiché solo ciò che è supremo muove, la cui mozione è soavissima. Infatti, ho notato altrove, che quanto più è alto l’essere che muove, tanto più è soave la sua mozione. Colui infatti che cerca qualche cosa fuori di Dio o oltre Dio o anche con Dio, costui non sente bene di Dio. Infatti niente vi può essere fuori di Dio, né alcuna cosa è migliore di Dio, neppure estensivamente; altrimenti non sarebbe infinitamente buono. Per questo specialmente premette: nutrite sentimenti di bontà verso Dio, e poi aggiunge: con semplicità di cuore cercatelo.

Eckhart, Commentario sul libro della Sapienza; trad. it. in Grande Antologia Filosofica, Marzorati, Milano1973, vol. IV, 1, p. 1565

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