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Ne sono tuttavia tutte le cose
condensate e compatte:
dentro di esse esiste il vuoto.
Sapere questo
in molti casi ti potrà giovare
ne ti terrà impigliato nell'errore
quando dubiti e fai sempre domande
sull'universo e non mostri di credere
alle parole con cui ti rispondo.
Esiste dunque uno spazio intangibile,
un vuoto che è privo di materia.
Non vi sarebbe, se non esistesse,
dentro le cose movimento alcuno;
la propietà di ogni materia,
opporre ostacoli e fare resistenza,
in ogni tempo e per tutti i corpi,
attiva sarebbe ed inflessibile:
nessuna cosa potrebbe muoversi,
non comincerebbe a cedere mai.
Ma or vediamo davanti ai nostri occhi
per mari e terre e per l' alto dei cieli
muoversi molti corpi in vari sensi;
e con diverso ritmo. Fenomeni
questi che, senza il vuoto,
non solo mancherebbero del tutto
di moto incessante, ma in nessun modo
natura avrebbe potuto produrli,
perchè la materia,
se densa e compatta da ogni parte,
sarebbe stata inerte, senza moto.
Per quanto tutti pieni sian stimati
alcuni corpi, puoi pur vedere
da quanto segue che la lor materia
non è priva di vuoto.
Dalle rocce che son nelle caverne
emana l'acqua in esse infiltrata
e risuona all'intorno un gocciolio;
il nutrimento si distribuisce
in tutto il corpo di ogni vivente;
crescon gli alberi e producono i frutti
nella stagione lor propizia,
perché in essi il succo vitale
dalle profonde radici
per tutti i tronchi ed i rami si spande;
per mura e porte trapassan le voci;
penetra il freddo, quand'è pungente,
sino alle ossa. Ora, se il vuoto
non esistesse, per dove ogni corpo
possa passare, in nessun modo
vedresti etivar questi fenomeni.
Perché notiamo che alcune cose
sono di altre più pesanti,
pur non avendo volume maggiore?
Se vi fosse in un globo di lana
la stessa quantità di materia
quanta in uguale palla di piombo,
avrebbero entrambi peso uguale,
che è proprietà della materia
dall'alto in basso tendere col peso,
mentre il vuoto rimane imponderabile.
Dunque un corpo di ugual volume
a quel di un altro e che sia più leggero
dimostra di avere in se più vuoto,
mentre il corpo che sia più pesante
indica che c'è dentro di sè
del vuoto in minore quantità.
Esiste nei corpi certamente
quel che cerchiamo con logica
e che noi chiamiamo vuoto.
Tito Lucrezio Caro, De rerum natura, Libro I, 329-369, pp. 53-54, trad. it. Mursia, Milano 1988
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Ma per riprender con le mie parole
a tessere la trama iniziata,
dirò che tutto quanto l'universo,
qual è per se stesso,
risulta composto di due essenze:
di materia e di vuoto, dentro il quale
i corpi sono immersi e per dove
compiono movimenti in ogni senso.
La nostra comune sensazione
indica che esiste la materia;
se questa salda verità
non si porrà come primo fondamento,
noi non avremo mai un punto fisso
a cui con la ragione riferirci
per potere affermare un nostro asserto
circa le cose occulte.
Se il luogo o spazio, che chiamiamo vuoto,
non esistesse,
non potrebbero i corpi in nessun luogo
essere posti, ne potrebbero affatto
compiere un qualsiasi movimento,
come prima ti abbiamo dimostrato.
Aggiungo che oltre il vuoto e la materia
null'altro esiste,
dai primi distinto e separato,
che quasi possa dirsi
una terza natura ritrovata.
Tito Lucrezio Caro, De rerum natura, Libro I, 418-433, pp. 61-62, trad. it. Mursia, Milano 1988