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Tutti coloro che s’intendono anche un poco soltanto di geometria non verranno a negarci che questa scienza sia proprio l’opposto di come la descrivono coloro che la praticano [...] La descrivono in un modo ridicolissimo e meschino, comportandosi da persone pratiche e non rivelando nei loro discorsi che scopi pratici. Parlano di ‘quadrare1’, di ‘costruire su una linea data’, di ‘aggiungere per apposizione’, usano ogni sorta di simili espressioni. Invece tutta questa disciplina va coltivata in funzione della conoscenza [...] di ciò che perennemente è, ma non di ciò che in un dato momento è o finisce d’essere qualcosa.
Platone, La Repubblica, VII, 527 a-b, trad. it. in Opere, Laterza, Roma-Bari 1986, vol. 6
1. il termine "quadrare" indica il problema legato a Ippocrate di Chio: come costruire un quadrato di area uguale a un cerchio dato.