Guglielmo di Ockham
La ripartizione del linguaggio

In questo passo delle Summa Logicae Ockham presenta la tradizionale tripartizione del linguaggio richiamandosi a Boezio e Agostino.

Bisogna sapere che, come afferma Boezio nel Commento al trattato sull'interpretazione di Aristotele, ci sono tre tipi di proposizione: scritta, orale e mentale, avente ciò; solo una formulazione nell'intelletto; così; anche un termine può; essere scritto, orale o mentale, concetto. Un termine scritto è la parte di una proposizione tracciata su un corpo fisico, che sia visibile da un occhio corporeo. Un termine orale è la parte di una proposizione pronunciata dalla bocca e destinata a essere intesa da un orecchio corporeo. Un termine concettuale è un'intenzione o una passione dell'anima che significa o consignifica naturalmente qualcosa, destinata a essere parte di una proposizione mentale e a supporre per lo stesso. Quindi i termini concettuali e le proposizioni da essi composte sono espressioni mentali che il beato Agostino nel libro XV del Trattato sulla Trinità; dice che non appartengono ad alcuna lingua (in particolare), poiché rimangono solo nella mente e non possono essere proferite esternamente, sebbene le parole orali in quanto segni a esse subordinati vengano pronunciate esternamente.

Guglielmo di Ockham, Summa Logicae, trad. it. a cura di P. Müller in Logica dei termini, Milano 1992, p. 91

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