strumenti per ragionare > argomenti > argomenti pseudo-deduttivi
 
 

Dilemma

È una variante dell'argomento d'incompatibilità: si mostra che l'avversario, sostenendo la sua posizione, si trova di fronte a due conseguenze, entrambe inaccettabili. Quindi la sua posizione è da rifiutare.

ESEMPIO - Aulo Gellio nelle sue Noctes Atticae, racconta la disputa fra il sofista Protagora e il suo allievo Eulato. Questi aveva pattuito con il maestro che gli avrebbe pagato le lezioni, non appena avesse vinto la sua prima causa. Protagora non ebbe mai i soldi, perciò citò in giudizio l'allievo, in quanto insolvente.

L'argomentazione protagorea, basata sul dilemma, è costituita di:

  • una premessa maggiore (PM), nella quale si afferma l'alternativa escludente (A1 aut A2);
  • due premesse minori (Pm1 e Pm2) conseguenti all'alternativa tra A1 e A2:
    • Pm1: "Da A1 segue C";
    • Pm2: "Da A2 segue C";
  • una conclusione (C) che segue necessariamente dalla congiunzione di PM sia con Pm1, sia con Pm2.

Ecco il dilemma costruito da Protagora e presentato in tribunale per dimostrare che Eulato deve pagare.

Dilemma di Protagora
PM   Eulato o vince la causa o non vince la causa.
Pm1   Se Eulato vince la causa, deve pagarmi per via del nostro patto.
Pm2   Se Eulato non vince la causa, deve pagarmi lo stesso perché così decide il giudice.
C   Eulato deve pagarmi in ogni caso.

Tuttavia, da buon allievo, Eulato rispose con un dilemma opposto, strutturato come il precedente, ma in grado di giustificare perché egli non dovesse pagare il maestro.

Dilemma di Eulato
PM   Eulato vince la causa o non vince la causa.
Pm1   Se Eulato vince la causa, allora non paga perché così ha deciso il giudice.
Pm2   Se Eulato non vince la causa, non paga per via dell'accordo.
C   Eulato non paga in ogni caso.

Al di là dell'apparente necessità, il dilemma resta un ragionamento argomentativo, quindi criticabile. Chi vuole controbattere il dilemma può provare una di queste due vie:

  1. "passare in mezzo alle corna" del dilemma, ovvero mostrare che l'alternativa presentata nella premessa maggiore PM è falsa, o non è escludente (aut… aut…), ma includente (vel… vel…), oppure che l'alternativa non esiste, in quanto vi sono altre possibilità;
  2. "afferrare le corna" del dilemma, ovvero mostrare che uno dei due enunciati consequenziali - Pm1 o Pm2, o anche tutt'e due - non è corretto.

Proviamo anche noi a passare fra le corna del dilemma o, nel caso, ad afferrarne le corna.

Ammettiamo che la prima causa di Eulato sia proprio quella che gli viene intentata dal maestro. Se questa è la prima causa, Eulato non ha violato nessun patto: non ha pagato perché non c'è stata alcuna causa, né avrebbe dovuto pagare per una causa che ci sarebbe stata (questa). Dunque non c'è ragione di conflitto, e questa causa dev'essere immediatamente sciolta: pertanto sia nel dilemma di Protagora, sia nel dilemma di Eulato la premessa minore Pm1 non ha ragione d'essere. Siamo passati fra le corna del dilemma.

Ammettiamo ora che Eulato abbia sostenuto veramente una causa e che l'abbia vinta: per questo Protagora lo cita in giudizio. Allora Protagora ha ragione di pretendere il pagamento delle sue lezioni, ma ha impostato male la sua accusa: infatti, la premessa minore Pm1 del suo dilemma è falsa, perché fa riferimento a questa causa, che è la seconda (mentre il patto vale in caso di vittoria nella prima causa); d'altra parte nel dilemma di Eulato è falsa Pm2, per la stessa ragione. Abbiamo afferrato le corna del dilemma.

Vedi anche:

pseudo-identità
incompatibilità
pseudo-contraddizione
ritorsione
autofagia
pseudo-transitività
tutto e parte
ad humanitatem
compensazione
bibliografia essenziale